Sano, tentatore, abbondante l’elemento naturale domina l’immagine. Presentato qui nella sua versione fotografica “Rebus” nasce come intervento installativo: una tavola ricolma di prodotti della terra. Appoggiati su un bianco panneggio, frutti, fiori, tuberi, danno vita a strani innesti, unioni improbabili, specie impossibili. Un fascino ambiguo, generato dal proibito, dal diverso, dall’anomalo, emana da queste novelle Nature morte. Ordine e disordine, artificiale e naturale, libertà e costrizione convivono in questi ibridi dall’imprevedibile sviluppo.
MATERIA
La mia area semantica:costruzione, energia, possibilità, immanenza
“Io immagino la Terra con la sua aura di vapore come un grande essere vivente, compreso nell’eterno ciclo dell’inspirazione ed espirazione” (Goethe, GesprachemitEckerman, 1827)
“Io sono uno scienziato, io studio la migrazione delle cellule. Le cellule comunicano fra di loro, parlano. Si dicono cose importanti. Dicono per esempio cose come: “Io esisto, io sono qui! Occupo questo spazio!” Però, ogni tanto, certe cellule non ascoltano più, impazziscono ed io cerco di capire come fare a comunicare con loro, con queste cellule impazzite, e dirgli di fare apoctosi, cioè di autodistruggersi per far campare tutte le altre. Perché altrimenti queste cellule impazzite si moltiplicano, si diffondono, distruggono tutto quello che c’è intorno. Diventano un cancro […]” (Into Paradiso, regia Paola Randi, Italia 2010)
La tua area semantica: Mater/materia, rotazione,crescita
“L’amore e la vita appaiono individuali sulla terra solo perché tutto è spezzato da vibrazioni di ampiezza e di durata diverse. […] Gli esseri non trapassano che per nascere allo stesso modo dei falli che escono dai corpi per entrarvi. Le piante s’innalzano nella direzione del sole e s’abbattono successivamente nella direzione del suolo. Gli alberi coprono il suolo terrestre di una quantità innumerevole di verghe fiorite drizzate verso il sole. Gli alberi che si slanciano con forza finiscono bruciati dal fulmine o abbattuti, o sradicati. Ritornati al suolo, si rialzano gli stessi sotto un’altra forma. Ma il loro coito polimorfo è funzione della rotazione terrestre uniforme.[…] ”(Georges Bataille, L’ano solare, 1927)
MISTERO
La mia area semantica:ignoto, rebus, origine, natura,
“Dove finisce il rosmarino c’è una fontana scura/ dove cammina il mio destino c’è un filo di paura/ qual’é la direzione nessuno me lo imparò/ qual’é il mio vero nome ancora non lo so” (Fabrizio De Andrè, Canto del servo pastore, 1981)
“E’ rimasta solo/ la vecchia somiglianza/ della scintilla tratta dalla pietra/ con la stella./ Lo spazio di paragone/ aperto da secoli/ si è conservato bene.” (WislawaSzymborska, Sale, Libri Scheiwiller, Milano 2009)
La tua area semantica:con-fusione, possibilità, nascosto
“Il sole ha la larghezza di un piede umano” (Eraclito, Frammenti)
MUTAZIONE
La mia area semantica: cambiamento,evoluzione, ibridazione, degenerazione
Murakami Haruki, La pietra a forma di rene che si spostava ogni giorno, Einaudi, Torino 2010
“Una folla disordinata è diventata società; il caos si è trasmutato nella varietà del mondo” Novalis, Frammenti, Rizzoli, Milano 1981
La tua area semantica: polimorfo, attrazione, inversione, metamorfosi
“Lentamente Gregor si spinse verso l'uscio con la sedia; poi, scostata quest'ultima, si appoggiò tutto eretto al battente - i polpastrelli delle sue zampine erano un po' appiccicosi - e per un istante si riposò dallo sforzo; quindi si accinse a girare con la bocca la chiave nella serratura. Purtroppo gli pareva proprio di non aver denti; e con che cosa, allora, afferrare la chiave? In compenso però le mascelle erano ben robuste, e col loro aiuto la chiave potè essere smossa, anche se, così facendo, si ferì, e un liquido bruno gli sfuggì di bocca, cadendo sulla chiave e sgocciolando a terra.”La metamorfosi, Franz Kafka
Cristina Petrelli
Questo discorso prosegue e si espande su http://mcda.cocalosclub.it/ - http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ - http://diaridalcontemporaneo.blogspot.com/ - http://www.nudicomevermi.blogspot.com/
Photo Marco Biancucci http://www.fforfakecv.it/
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