martedì 18 gennaio 2011

naturacultura 1 | Madre Terra



Testo e cura Dario Ciferri.


Roberto Cicchinè


Paolo Consorti


Armando Fanelli


Giovanni Manunta Pastorello


Josephine Sassu


Gabriele Silvi

L’inaugurazione si terrà domenica 23 gennaio alle 18:00
La mostra termina il 20 febbraio


La Galleria Marconi e l'Amministrazione Comunale di Cupra Marittima (Assessorato alla Cultura) domenica 23 gennaio alle 18.00 presentano Naturacultura, un percorso in tre collettive che vuole porre l'attenzione al controverso ed affascinante rapporto tra natura e cultura.
La prima mostra propone i lavori di Roberto Cicchinè, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu e Gabriele Silvi, a curare l'evento e i testi della collettiva è Dario Ciferri.
Naturacultura è il terzo appuntamento della rassegna Troppo! (La Galleria Marconi esagera), ed è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“Le civiltà antiche consideravano la terra come madre, la natura era vista come portatrice di ricchezza e prosperità, fornitrice di messi e cibo. L'umanità ha sempre guardato con nostalgia al ritorno a una mitica età dell'oro in cui la terra elargisca le sue ricchezze senza che l'uomo debba lavorare. Eppure a questa visione idilliaca si è da sempre accostata anche una visione della natura come forza incontrollabile e irrazionale, capricciosa e crudele. L'essere umano da sempre ha lottato con la natura e cercato di asservirla alle sue necessità.
Natura e cultura si avvicinano e distanziano continuamente, è un rapporto profondo e radicale, l'arte ha attinto e attinge al concetto naturale in modo costante. L'idea di natura non può essere intesa solo come ambiente naturale, perché va a toccare molteplici aspetti, dall'animo umano al cosmo, dall'ecosistema alla vita e alla sofferenza che gli essere viventi subiscono e fanno subire. L'essere umano fa parte di questo complesso intreccio, non può dominare la natura né subirla passivamente. È nella ricerca di un equilibrio con la madre terra che si esplicita la possibilità della vita per l'uomo e per tutte le altre creature che con lui condividono l'universo. Naturacultura racconta tutto questo attraverso i diversi linguaggi dell'arte e i percorsi di ricerca degli artisti che espongono”.
(Dario Ciferri)

«[...] che la natura del mondo non è stata per nulla disposta
dal volere divino per noi: di così grande difetto essa è dotata.
In primo luogo, di quanto copre l'ampia distesa del cielo,
una grande parte è occupata da monti e selve
dominio di belve, la posseggono rupi e deserte paludi
e il mare che vastamente disgiunge le rive delle terre.
Inoltre, quasi due terzi il bruciante calore
e l'assiduo cadere del gelo li tolgono ai mortali.
Ciò che resta di terra coltivabile, la natura con la propria forza
lo coprirebbe tuttavia di rovi, se non le resistesse la forza dell'uomo,
per i bisogni della vita avvezzo a gemere sul robusto
bidente e a solcare la terra cacciandovi a fondo l'aratro».
(Tito Lucrezio Caro De rerum natura – Libro V)

Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.


Marconi Gallery and the Municipal Administration of Cupra Marittima (Department of Culture) present Natureculture, on Sunday 23rd January at 6,00 p.m. It's a project with three group expositions that wants to draw attention to the controversial and fascinating relationship between nature and culture.
The first exhibition proposes the works by Roberto Cicchiné, Paolo Consorti, Armando Fanelli, Giovanni Manunta Pastorello, Josephine Sassu and Gabriele Silvi. Dario Ciferri is the curator of the event and of the texts.
Natureculture is the third appointment of the series Too Much! (Marconi Gallery exagerates), and it is an invitation to reflect about the future of our species, of our world and of our lifestyle. Art observes the contemporary and gives voice and shape to hopes, fears, concerns and dreams. Natureculture glance is sometimes clear and sometimes dreamlike, a unique path doesn't exist, neither an absolute truth, but thousand of possible paths, which could recreate a respectful relationship and a future on our planet, the only one we have at our disposal.

"The ancient civilizations considered the earth as a mother, nature was seen as a bearer of prosperity and abundance, supplier of food and crops. Hunanity has always looked back nostalgically to a regained mythical golden age where the earth gives its richnesses without any working by men. Nevertheless, a vision of nature as an uncontrollable and irrational, capricious and cruel force has always been juxtaposed to that idyllic vision. The human being has always fought against the nature and has always tried to enslave it to his own needs.
Nature and culture continuously approach and move away, it's a deep and radical relationship, art has constantly drawn on the natural concept. The idea of nature cannot be understood only as natural environment, as it touches on many aspects, from human soul to cosmos, from ecosystem to life and to the misery human beings suffer and make others suffer. Human being is part of this complex interweaving, he cannot dominate the nature neither passively undergo it. The possibility of life for man and for all the other creatures, which he shares the universe with, comes from the research of a balance with Mother Earth. Natureculture tells all this through the different art languages and the research paths of the artists in the expositions.
(Dario Ciferri)

A new series for the sixteenth year of activity, in the renewed spaces of Marconi Gallery, but strongly roteed in its research course. All this would seem already Too much. But it cannot be sufficient. Our hope is to work still coherently, with our being willful and wanting to grow, always behind the times, capturing ideas and changes of our time. All this would seem Too much as well. There is neither arrogance nor immodesty but the 2010-2011 series is just entitled Too Much ( Marconi Gallery exagerates), because in a world where there is the crisis that is involving million of people, where everyone of us is subjected to cuts and restrictions of the fundamental rights, we feel the desire to overflow, and not only physically.


scheda tecnica/technical card

curatore/curator by Dario Ciferri
testo critico/art critic by Dario Ciferri

traduzione di/translation by Patrizia Isidori

relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca
fotografia/photography Marco Biancucci©
riprese video/video shooting Stefano Abbadini
allestimenti/preparation Marco Croci
progetto grafico/graphic project maicol e mirco
webmaster siscom