DC - Il rapporto tra artificiale e naturale nasce con la possibilità dell'uomo di utilizzare strumenti, nel momento in cui prende un bastone e ne ottiene un'arma compie un processo di trasformazione artificiale. Nel tuo lavoro colpisce l'equilibrio tra questi due fattori. È un'integrazione che guarda al futuro tra inquietudine e speranza?
GC - Il rapporto di equilibrio tra uomo e natura, artificiale e naturale, tecnologia e ambiente è affrontato nel mio lavoro attraverso la ricerca di un equilibrio estetico tra le parti. La visione di una natura digitalizzata e dipendente, non più regolamentata da leggi naturali proprie, come il susseguirsi delle stagioni o la capacità di una pianta di autoalimentarsi attraverso acqua e luce, è l'estremizzazione di un processo di manipolazione e sfruttamento che l'uomo moderno ha già intrapreso.
L'interazione dei due fattori artificiale-naturale vuole essere un invito a riflettere sul rapporto tecnologia - ambiente immaginando un possibile futuro in cui il biologico e l'artificiale potranno coesistere in equilibrio.
AUTOSUFFICIENZA
DC - È natura digitalizzata, che non si alimenta ma che si deve attaccare a un mezzo artificiale, come fosse una nuova forma di parassitismo. Manca l'autosufficienza, è una natura incapace di sussistere da sola, e mi domando se sarebbe in grado di far sussistere le specie e le piante che vi vivono come accade adesso. Ogni elemento nel nostro pianeta deve essere in equilibrio con gli altri per permettere la sopravvivenza di tutti e credo che anche in futuro dovrà essere così.
GC - "La Vita Mistero Prezioso" di Daisaku Ikeda, è il libro che mi ha influenzato in questo lavoro. Ikeda paragona l'universo al corpo umano, comparando l'azione delle cellule cancerose che agiscono distruggendo il corpo che le ospita, all'azione di individui egoisti che si comportano come cellule cancerose danneggiando l'universo e la sua delicata complessità.
Cita poi l' ecologo Akira Miyawaki, il quale paragona i diversi aspetti della natura agli occhi e alle guance di un volto umano.
"Gli occhi possono venire danneggiati facilmente, mentre le guance sono relativamente resistenti ai fattori esterni come il vento, il freddo e la pioggia. Gli aspetti della natura corrispondenti agli occhi sono i bacini fluviali, le terre irrigue, i declivi scoscesi, le creste dei monti.
Costruire strade di grande comunicazione in questo genere di luoghi equivale a mettere un fiammifero acceso davanti a un occhio umano.
I luoghi adatti alle strade sono le guance della terra, che hanno un potere di resistenza molto maggiore."
SPERANZA
DC - Mi piace molto la frase di Tsunesaburo Makiguchi che hai voluto offrirmi "La natura risveglia in noi il sentimento estetico, attenua le nostre tendenze aggressive, stimola in noi l'ispirazione poetica, e in tal modo nutre il nostro cuore e la nostra mente". Sintetizza bene lo spirito e l'idea che sono dietro al tuo lavoro, una speranza che pensa a un equilibrio e che poi chiude il cerchio con quanto detto sopra
GC - La mia speranza è che l'uomo moderno con il suo bagaglio di nuove tecnologie e scoperte scientifiche, non diventi una cellula impazzita,
ma si adoperi per la costruzione di una società in armonia con l' ambiente naturale di cui è esso stesso parte.
suggestioni
DC - 2001 Odissea nello spazio di Kubrick,
GC - musica: "Montego Bay Spleen", St. Germain, album Tourist "Intermezzo #1 - Winter Rain" album Chaise Longue, musica elettronica, sono presenti campionamenti audio di suoni naturali, delfini, echi, vento, pioggia...
libri: "La vita mistero prezioso", di Daisaku Ikeda, Sonzogno editore.
Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale, organizzazione laica buddista per lo sviluppo della pace, della cultura e dell'educazione, partendo dalle moderne soluzioni scientifiche, intraprende un'esplorazione della natura e della forza vitale che muove il cosmo e gli individui, individuando negli insegnamenti del Budda, la più autentica indicazione circa la via che l'uomo contemporaneo deve intraprendere per conseguire la vera dignità dell'esistenza.
Poesia: "Auguries of Innocence" William Blake
Vedere il mondo in un granello di sabbia
E il cielo in un fiore di campo,
Tenere l'infinito nel palmo della tua mano,
E l'eternità in un'ora.
Dario Ciferri
Questo discorso prosegue e si espande su http://mcda.cocalosclub.it/ - http://galleriamarconicupra.blogspot.com/ - http://diaridalcontemporaneo.blogspot.com/ - http://www.nudicomevermi.blogspot.com/
photo: Marco Biancucci http://www.fforfakecv.it/
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